Programma del viaggio
giorno per giorno
PRIMO GIORNO
ROMA - LOURDES
Partenza da Roma Ciampino con volo diretto Ryanair per Lourdes. Trasferimento in pullman a Lourdes. Saluto alla Madonna presso la Grotta delle Apparizioni e Santa Messa.
PERMANENZA
LOURDES
Durante il soggiorno si vivranno momenti intensi di preghiera attraverso le Celebrazioni del Santuario: Messa Internazionale, Adorazione Eucaristica e Fiaccolata aux flambeaux. Altri momenti molto forti di preghiera e meditazione accompagneranno le giornate: Via Crucis, visita ai “ricordi” di Santa Bernardetta e visita al Santuario. Durante la permanenza ci sarà la possibilità di momenti di preghiera personale e di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.
ULTIMO GIORNO
LOURDES - ROMA
Celebrazione della Santa Messa e saluto alla Vergine. Trasferimento in pullman in aeroporto per il rientro a Roma Ciampino.
INFORMAZIONI PER L’ISCRIZIONE
Per aderire al pellegrinaggio a Lourdes è necessario compilare la scheda d’iscrizione che potete scaricare dal sito parrocchiale e trovare in ufficio parrocchiale negli orari di apertura e mandarla sulla mail della parrocchia santarcisio@diocesidiroma.it oppure portarla in segreteria. L’acconto da pagare entro la fine di aprile è di 270 euro a persona. Per il saldo vi daremo più in là una nuova scadenza.
Precisiamo che la quota di pellegrinaggio include le seguenti coperture assicurative comprensive della garanzia Covid-19: Assistenza e Spese mediche in viaggio, Bagaglio, Annullamento viaggio, Interruzione viaggio, Cover Stay.
Scheda-iscrizione-Oratorio-San-Tarcisio-Quarto-MiglioSCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE
Questo è il vademecum del cammino sinodale cartaceo che è stato consegnato ai persenti al termine del consiglio pastorale e che si può scaricare anche in versione Pdf.
VADEMECUMQui, invece, la sintesi del consiglio pastorale di ieri sera.
CONSIGLIO-PASTORALE-ODGSCARICA LA SINTESI DEL CONSIGLIO PASTORALE
Di seguito anche il resoconto dell'incontro del CPAE - Consiglio per gli affari economici parrocchiali che è stato fatto nel mese di febbraio. La pubblicazione sul sito avviene per una trasparenza e per tenere tutti informati sulla vita strutturale della nostra parrocchia.
OPERE-RISTRUTTURAZIONI-FATTE-DA-SETTEMBRE-AD-OGGI-IN-PARROCCHIA_compressedSabato 26 marzo una giornata ad Assisi per i ragazzi e i giovani, info e iscrizioni in ufficio parrocchiale. Il costo è di 35 euro che comprende il pullman e il pranzo presso l'Istituto delle suore Alcantarine ad Assisi. La partenza davanti alla chiesa alle 7.30 e il ritorno alle 20 in parrocchia. Le iscrizioni entro e non oltre il 19 marzo.
Per iscriversi è possibile passare da martedì 22 febbraio in segreteria e prendere il modulo per l'autorizzazione all'uscita oppure scaricarlo su questa pagina.
#giovaniSanTarcisioeoltre
2022_03_26_PERMESSO-ASSISI_compressedSettimana dal 14 al 20 febbraio
BEATI COLORO CHE HANNO FAME E SETE (Mt 5,6)
INTRODUZIONE
Beato chi ha fame e sete: come può essere beato chi si trova in una condizione di così grave necessità? Giustizia. Legata alla Parola di Dio (cf. Dt 4,8; Rm 7,12) e si manifesta con dei comportamenti concreti (Mt 6,1): il giusto è colui che compie la volontà di Dio e i suoi comandamenti. Gesù «adempie ogni giustizia» nel battesimo al Giordano (Mt 3,15), mostrando che amerà gli uomini sino al dono totale di sé. La fame e la sete di giustizia si traducono, quindi, in una profonda aspirazione alla santità e alla comunione con Dio. Saranno saziati. Chi brama la giustizia divina può davvero saziarsi (Sal 42,3; Am 8,11), gustando la straordinaria bontà di Dio (Sal 34,9) e la dolcezza del suo amore.
LETTURA DELLA PAROLA E COMMENTO: LA SAMARITANA (GV 4,4-42)
Gesù decide di passare per la Samaria perché sente che «è necessario» (Gv 4,4) non teme di
rompere uno schema per il bene della persona che si trova davanti a lui. Chiedendole da bere, Gesù non intende togliere nulla alla donna (4,10); il Maestro non vuole sacrifici impossibili, ma desidera donarci tutto! «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete» (4,13), ogni realtà materiale è limitata, mentre la sete umana è un desiderio incolmabile destinato a rimanere deluso. L’acqua viva che offre il Signore, invece, immagine della sapienza e dello Spirito Santo, soddisfa pienamente il desiderio. Chi la beve non deve più cercare la propria soddisfazione, ma diventa fonte di bene per altri (4,14), come la samaritana che, dimenticando il motivo che l’ha spinta ad andare al pozzo, lascia la brocca per raccontare ai samaritani ciò che le è successo (4,28-29).
PRIMO GIRO DI CONDIVISIONE
In un primo giro di ascolto i membri del gruppo sono invitati a raccontare quanto la Parola di
Dio suscita nel loro cuore anche con l'aiuto delle seguenti domande:
1. Tendo a farmi giustizia da solo o confido nella giustizia di Dio?
2. La mia comunità ed io sentiamo fame e sete di giustizia?
SECONDO GIRO DI CONDIVISIONE
In un secondo giro i partecipanti sono inviati ad esprimere quanto risuona in loro di ciò che è stato detto dagli altri.
TERZO GIRO DI CONDIVISIONE
Infine, nel terzo giro, ci si domanda, in sintesi, cosa lo Spirito Santo sta dicendo a noi. Il risultato di quest'ultima domanda, che il moderatore dovrà riferire all'Equipe parrocchiale, costituisce il frutto più prezioso di questo discernimento sinodale pertanto si invitano i gruppi a non eludere questo terzo passaggio.
PREGHIERE CONCLUSIVE
A chiusura dell'incontro è importante dare spazio ad una preghiera spontanea per ridonare al
Signore i propositi, le richieste, le speranze relative a quanto emerso dalla condivisione e concludere con le seguenti parole:
O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne, in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca
(Sal 62,1-6)
Le parole del Santo Padre in diretta TV a "Che tempo che fa", programma della domenica condotto da Fabio Fazio su Rai3. Papa Francesco ha toccato tutti i temi e lanciato dei messaggi importanti al mondo, a tutti.
"Pensi che con un anno senza fare armi, si potrebbe dare da mangiare e educazione a tutto il mondo, gratuito. Ma questo è al secondo posto. Si pensa alle guerre. E noi siamo abituati a questo. È dura, ma è la verità. La guerra è sempre distruzione. Per esempio lavorare la terra, curare i figli, portare avanti una famiglia, far crescere una società …questo è costruire. Fare la guerra è distruggere. È una meccanica di distruzione. La guerra è un controsenso nella creazione. Nella Bibbia...Dio crea l'uomo e la donna, da tutto il mondo, lavorate, fate figli, possedete la Terra. Subito dopo? Una guerra tra fratelli, un cattivo contro innocente per invidia".
"Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare al mare soffrono tanto. Ci sono dei filmati sui lager nella Libia, i lager dei trafficanti. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo. E poi alcune volte sono respinti. Una cosa è vera: ogni paese deve dire quanti migranti può accogliere. Questo è un problema di politica interna che deve essere pensato bene e dire ‘io fino a questo numero posso’. C’è l'Unione Europea, ci si può mettere d’accordo. Un migrante sempre va accolto, va accompagnato, va promosso, e va integrato. Accolto perché c’è la difficoltà e poi accompagnarlo, promuoverlo e integrarlo nella società. Quest’ultimo punto è molto importante. Dobbiamo pensare intelligentemente la politica migratoria: una politica continentale. Il fatto che il Mediterraneo sia oggi il più grande cimitero d’Europa ci deve far pensare. Credo che questo è realismo puro. Noi vediamo tutte queste cose, vediamo i bambini che muoiono, i migranti annegare, le ingiustizie nei Paesi, anche nel nostro..ma c’è sempre una tentazione molto brutta a guardare da un’altra parte. Non guardare".
"Non basta vedere, è necessario sentire, è necessario toccare. E qui entra quella psicologia dell'indifferenza: io vedo ma non mi lascio coinvolgere. Manca il toccare le miserie. E il toccare ci porta all’eroicità. il tatto è il senso più pieno, che ci mette la realtà nel cuore. Penso ai medici, agli infermieri e infermiere che hanno dato la vita per questa pandemia. Hanno toccato il male e hanno scelto di rimanere lì con i malati".
"Dobbiamo prenderci carico della Madre Terra: i pescatori di San Benedetto del Tronto venuti da me hanno trovato una volta tonnellate di plastica e hanno ripulito quel tratto di mare. Buttare la plastica in mare è criminale, uccide la terra, dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato".
"Non ero andato a comprare, queste persone sono amici da anni, gli voglio bene. Io sono andato a benedire il nuovo negozio. Ma proprio lì c'era un giornalista che aspettava un amico per prendere un taxi. Ascolto musica, mi piacciono i classici tanto. Anche il tango mi piace molto. Un porteño che non balla il tango, non è un porteño”.
"Sottolineo una cosa: come è cresciuto il numero dei suicidi giovanili. Cosa significa? Pensiamo alla scuola, al bullying …questo è un’aggressività nascosta, è un problema sociale. Ho voluto soffermarmi nel primo capitolo su quali sono le ombre di questa società e lì credo che ho fatto una descrizione della maggioranza di loro.. Sono le malattie sociali di oggi".
"Sul rapporto genitori-figli io dico sempre una parola: vicinanza, vicinanza con i figli. Quando si confessano, coppie giovani faccio una domanda: tu giochi con i tuoi figli? A volte sento verità dolorose. I genitori devono essere quasi 'complici' con i figli. Quella complicità genitoriale che fa sì che crescano insieme padri e figli. Questo è tanto bello".
"Nella società vediamo quante volte si guardano gli altri dall’alto in basso per dominarli, sottometterli … e non per aiutare a rialzare. È lecito questo gesto solo per guardare l’altro , col rischio di cadere anche io, ma col gesto nobile di alzarlo. Un altro sguardo dall’alto in basso non è lecito mai , perché sarebbe uno sguardo di dominazione".
"Dio ci ha fatto buoni, ma liberi. Quella libertà è quella che è capace a fare anche del male. Siamo liberi. Come ci ha fatto liberi, noi siamo padroni delle nostre decisioni e quindi anche decisioni sbagliate".
La capacità di essere perdonato è un diritto umano. Tutti noi abbiamo il diritto di essere perdonati se chiediamo il perdono. Il diritto umano di essere perdonati: questo è importante, non dimentichiamocelo".
"Una domanda a cui non sono riuscito a rispondere è perché soffrono i bambini. Io non trovo spiegazione a questo. Io ho fede, cerco di amare Dio che è il mio padre, ma mi domando 'perché soffrono?'. Non c’è risposta. Dio è forte, onnipotente nell’amore. Dialogare col male è pericoloso. Questo vale per tutte le tentazioni e quando viene questa tentazione del perché soffrono i bambini, io trovo una sola strada: soffrire con loro".
"Pregare è quello che fa il bambino, quando si sente impotente. Questo è il primo grido della preghiera, ma se tu non credi che hai un papa e una mamma vicino non sai chiedere. Pregare significa guardare i propri limiti, bisogni, peccati e dire ‘papa guardami, il tuo sguardo mi purifica’. Pregare è entrare con la forza, oltre i limiti. Per noi cristiani pregare è incontrare il papà. Quello che vuole il bambino è che lo sguardo del papà sia su di lui. Non importa la spiegazione, questo gli dà sicurezza. Pregare è un po' tutto questo".
"Oggi il male della Chiesa più grande è la mondanità spirituale, è una chiesa mondana. Questa mondanità spirituale fa crescere il clericalismo, una cosa brutta, una perversione della Chiesa, che porta a posizioni ideologicamente rigide. Così l'ideologia prende il posto del Vangelo". Dobbiamo tornare al centro "Il Verbo si è fatto Carne: lì c'è il futuro della Chiesa".
A me piace stare con gli amici qualche volta, raccontare cose mie, ascoltare cose loro. Anzi io ho bisogno degli amici: questo è uno dei motivi per cui non sono andato ad abitare nell'appartamento pontificio. I Papa precedenti erano Santi, io ho bisogno dei rapporti umani.Per questo abito in questo albergo. È una vita per me più facile, l'altra vita non me la sentivo di farla, non ho le forze. Le amicizie a me danno forza".
"Dirò una cosa che vi scandalizzerà:la cosa che volevo fare era il macellaio perché quando andavo con la nonna o la mamma a fare la spesa, il macellaio aveva una borsa e metteva i soldi dentro e pensavo ‘sarebbe bello fare il macellaio'".
"Il senso dell’umorismo è una medicina. Il senso dell’umorismo ti fa relativizzare le cose e ti dà una grande gioia. Questo fa tanto bene"
"Chiedo di pregare per me perché ne ho bisogno. Se qualcuno non prega, mi mandi dei buoni pensieri. Mi viene in mente una scena di un film del dopoguerra che mi ha fatto tanto bene..’100 lire’…io vi dico ‘100 preghiere’."