È possibile rispondere alle domande della scheda biblica, inviando un'email alla parrocchia: santarcisio@diocesidiroma.it
Le parole del Santo Padre in diretta TV a "Che tempo che fa", programma della domenica condotto da Fabio Fazio su Rai3. Papa Francesco ha toccato tutti i temi e lanciato dei messaggi importanti al mondo, a tutti.
"Pensi che con un anno senza fare armi, si potrebbe dare da mangiare e educazione a tutto il mondo, gratuito. Ma questo è al secondo posto. Si pensa alle guerre. E noi siamo abituati a questo. È dura, ma è la verità. La guerra è sempre distruzione. Per esempio lavorare la terra, curare i figli, portare avanti una famiglia, far crescere una società …questo è costruire. Fare la guerra è distruggere. È una meccanica di distruzione. La guerra è un controsenso nella creazione. Nella Bibbia...Dio crea l'uomo e la donna, da tutto il mondo, lavorate, fate figli, possedete la Terra. Subito dopo? Una guerra tra fratelli, un cattivo contro innocente per invidia".
"Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare al mare soffrono tanto. Ci sono dei filmati sui lager nella Libia, i lager dei trafficanti. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo. E poi alcune volte sono respinti. Una cosa è vera: ogni paese deve dire quanti migranti può accogliere. Questo è un problema di politica interna che deve essere pensato bene e dire ‘io fino a questo numero posso’. C’è l'Unione Europea, ci si può mettere d’accordo. Un migrante sempre va accolto, va accompagnato, va promosso, e va integrato. Accolto perché c’è la difficoltà e poi accompagnarlo, promuoverlo e integrarlo nella società. Quest’ultimo punto è molto importante. Dobbiamo pensare intelligentemente la politica migratoria: una politica continentale. Il fatto che il Mediterraneo sia oggi il più grande cimitero d’Europa ci deve far pensare. Credo che questo è realismo puro. Noi vediamo tutte queste cose, vediamo i bambini che muoiono, i migranti annegare, le ingiustizie nei Paesi, anche nel nostro..ma c’è sempre una tentazione molto brutta a guardare da un’altra parte. Non guardare".
"Non basta vedere, è necessario sentire, è necessario toccare. E qui entra quella psicologia dell'indifferenza: io vedo ma non mi lascio coinvolgere. Manca il toccare le miserie. E il toccare ci porta all’eroicità. il tatto è il senso più pieno, che ci mette la realtà nel cuore. Penso ai medici, agli infermieri e infermiere che hanno dato la vita per questa pandemia. Hanno toccato il male e hanno scelto di rimanere lì con i malati".
"Dobbiamo prenderci carico della Madre Terra: i pescatori di San Benedetto del Tronto venuti da me hanno trovato una volta tonnellate di plastica e hanno ripulito quel tratto di mare. Buttare la plastica in mare è criminale, uccide la terra, dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato".
"Non ero andato a comprare, queste persone sono amici da anni, gli voglio bene. Io sono andato a benedire il nuovo negozio. Ma proprio lì c'era un giornalista che aspettava un amico per prendere un taxi. Ascolto musica, mi piacciono i classici tanto. Anche il tango mi piace molto. Un porteño che non balla il tango, non è un porteño”.
"Sottolineo una cosa: come è cresciuto il numero dei suicidi giovanili. Cosa significa? Pensiamo alla scuola, al bullying …questo è un’aggressività nascosta, è un problema sociale. Ho voluto soffermarmi nel primo capitolo su quali sono le ombre di questa società e lì credo che ho fatto una descrizione della maggioranza di loro.. Sono le malattie sociali di oggi".
"Sul rapporto genitori-figli io dico sempre una parola: vicinanza, vicinanza con i figli. Quando si confessano, coppie giovani faccio una domanda: tu giochi con i tuoi figli? A volte sento verità dolorose. I genitori devono essere quasi 'complici' con i figli. Quella complicità genitoriale che fa sì che crescano insieme padri e figli. Questo è tanto bello".
"Nella società vediamo quante volte si guardano gli altri dall’alto in basso per dominarli, sottometterli … e non per aiutare a rialzare. È lecito questo gesto solo per guardare l’altro , col rischio di cadere anche io, ma col gesto nobile di alzarlo. Un altro sguardo dall’alto in basso non è lecito mai , perché sarebbe uno sguardo di dominazione".
"Dio ci ha fatto buoni, ma liberi. Quella libertà è quella che è capace a fare anche del male. Siamo liberi. Come ci ha fatto liberi, noi siamo padroni delle nostre decisioni e quindi anche decisioni sbagliate".
La capacità di essere perdonato è un diritto umano. Tutti noi abbiamo il diritto di essere perdonati se chiediamo il perdono. Il diritto umano di essere perdonati: questo è importante, non dimentichiamocelo".
"Una domanda a cui non sono riuscito a rispondere è perché soffrono i bambini. Io non trovo spiegazione a questo. Io ho fede, cerco di amare Dio che è il mio padre, ma mi domando 'perché soffrono?'. Non c’è risposta. Dio è forte, onnipotente nell’amore. Dialogare col male è pericoloso. Questo vale per tutte le tentazioni e quando viene questa tentazione del perché soffrono i bambini, io trovo una sola strada: soffrire con loro".
"Pregare è quello che fa il bambino, quando si sente impotente. Questo è il primo grido della preghiera, ma se tu non credi che hai un papa e una mamma vicino non sai chiedere. Pregare significa guardare i propri limiti, bisogni, peccati e dire ‘papa guardami, il tuo sguardo mi purifica’. Pregare è entrare con la forza, oltre i limiti. Per noi cristiani pregare è incontrare il papà. Quello che vuole il bambino è che lo sguardo del papà sia su di lui. Non importa la spiegazione, questo gli dà sicurezza. Pregare è un po' tutto questo".
"Oggi il male della Chiesa più grande è la mondanità spirituale, è una chiesa mondana. Questa mondanità spirituale fa crescere il clericalismo, una cosa brutta, una perversione della Chiesa, che porta a posizioni ideologicamente rigide. Così l'ideologia prende il posto del Vangelo". Dobbiamo tornare al centro "Il Verbo si è fatto Carne: lì c'è il futuro della Chiesa".
A me piace stare con gli amici qualche volta, raccontare cose mie, ascoltare cose loro. Anzi io ho bisogno degli amici: questo è uno dei motivi per cui non sono andato ad abitare nell'appartamento pontificio. I Papa precedenti erano Santi, io ho bisogno dei rapporti umani.Per questo abito in questo albergo. È una vita per me più facile, l'altra vita non me la sentivo di farla, non ho le forze. Le amicizie a me danno forza".
"Dirò una cosa che vi scandalizzerà:la cosa che volevo fare era il macellaio perché quando andavo con la nonna o la mamma a fare la spesa, il macellaio aveva una borsa e metteva i soldi dentro e pensavo ‘sarebbe bello fare il macellaio'".
"Il senso dell’umorismo è una medicina. Il senso dell’umorismo ti fa relativizzare le cose e ti dà una grande gioia. Questo fa tanto bene"
"Chiedo di pregare per me perché ne ho bisogno. Se qualcuno non prega, mi mandi dei buoni pensieri. Mi viene in mente una scena di un film del dopoguerra che mi ha fatto tanto bene..’100 lire’…io vi dico ‘100 preghiere’."
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DIRETTA SANTA MESSA DON STEFANO - Domenica, 19 aprile, dalle ore 11:30, sarà possibile seguire qui o sul canale ufficiale YouTube della Parrocchia la Santa Messa, officiata da Don Stefano, in diretta streaming.